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Le azioni necessarie ad ottimizzare il controllo glicemico già prima del concepimento e per tutta la durata della gravidanza fino al post-partum unitamente alla diagnosi e al monitoraggio metabolico del diabete gestazionale sono condizioni imprescindibili per garantire un esito materno fetale positivo. Ridurre la morbilità materno-fetale (malformazioni congenite, parti pretermine, tagli cesarei, macrosomia fetale, di stress respiratorio, ecc.) nella gravidanza complicata da diabete è uno dei compiti che la medicina moderna non è ancora riuscita a centrare appieno, nonostante le robuste evidenze scientifiche e gli sviluppi della tecnologia per il monitoraggio sia ostetrico che metabolico. Considerare infine il diabete gestazionale come la porta di ingresso allo sviluppo del diabete tipo 2 negli anni successivi al parto, è un’altra azione importante che amplifica il senso dell’azione dello specialista diabetologico, che deve essere in grado di fronteggiare un importante problema di salute pubblica.
È pertanto opportuno definire il profilo professionale globale del diabetologo esperto in gravidanza, distinto nelle due variabili:

Diabete pregestazionale
La gravidanza nella donna diabetica non può essere una sorpresa, ma deve essere attentamente programmata. Tutte le donne in età fertile devono essere edotte sulla necessità della programmazione della gravidanza. Obiettivo della programmazione è quello di raggiungere un controllo glicemico ottimale (HbA1c <6,5%) prima del concepimento, stabilizzare le eventuali complicanze, sospendere farmaci (ace-inibitori, statine) teratogeni. Una corretta programmazione riduce il RR di malformazioni congenite, che sono ancora da 5 a 10 volte più frequenti nella popolazione diabetica rispetto alla popolazione generale, anche in contesti socio-sanitari evoluti.
Il diabetologo e tutto il team devono garantire alla donna una corretta informazione sull’importanza del controllo glicemico ottimale prima e per tutta la durata della gravidanza L’educazione terapeutica, deve affiancarsi ad importante intervento psicologico finalizzato al sostegno della donna con diabete, che vede quasi sempre l’evento gravidanza come un esame per lei difficilissimo, tanto da frustare a volte il legittimo desiderio di maternità.
L’obiettivo del controllo glicemico ottimale, on valori di glicemia prossimi a quelli della gravidanza fisiologica può essere meglio raggiunto con l’utilizzo delle nuove tecnologie per il monitoraggio della glicemia e per l’infusione insulinica. Già nella fase di programmazione deve essere preso in considerazione l’applicazione di microinfusori insulinici, unitamente a sistemi di CGM, che poi la donna utilizzerà per tutta la durata della gestazione, fino al parto. Un monitoraggio standardizzato delle complicanze croniche deve avvenire regolarmente per evitare che la gravidanza abbia effetti negativi, favorendone la comparsa o accelerando lo sviluppo di retinopatia e/o nefropatia diabetica.

Diabete gestazionale
È la complicanza più comune della gravidanza, interessando circa il 10% dei casi. Sono maggiormente colpite da diabete gestazionale le donne obese, con familiarità positiva per diabete e quelle con età avanzata. Per tale forma di diabete è indicato uno screening selettivo basata sui fattori di rischio. Lo screening si esegue mediante test da carico glucidico da programmare tra la 24° e 28° settimana, in epoca più precoce (16-18° settimana) nelle donne ad alto rischio. La diagnosi di diabete gestazionale avviene, di solito in donne con età avanzata spesso alla prima gravidanza. E’ compito del diabetologo e di tutto il team, rassicurare la donna, fornendole tutti gli strumenti necessari al controllo della sua glicemia. Il controllo della glicemia domiciliare, la terapia dietetica e, se necessario anche la terapia insulinica, devono trovare applicazione appropriata e tempestiva, per evitare lo sviluppo di morbilità materno-fetale,
Nella quasi totalità dei casi il controllo glicemico ritorna alla norma subito dopo il parto, ma le donne con pregresso diabete gestazionale sono ad altro rischio di sviluppare il diabete tipo 2 e complicanze cardiovascolari negli anni successivi al parto. Pertanto, durante la gravidanza deve essere trasferito alla donna il messaggio dell’importanza del follow-up di questa malattia, al fine di una corretta prevenzione del diabete e delle mcv.

Scopo e Campo di applicazione

Il medico diabetologo esperto in gravidanza e diabete deve saper promuovere e e organizzare corsi di counseling per la gravidanza nella donna diabetica, gestire la programmazione della gravidanza, definire gli obiettivi glicemici, gestire la terapia insulinica in fase di programmazione e durante la gestazione, gestire i sistemi di monitoraggio glicemico in continuo e/ o microinfusori dell’insulina, condividere con le altre figure del team l’educazione terapeutica, l’approccio dietologico e la promozione dell’attività fisica, gestire il controllo glicemico durante il travaglio, il parto ed il postparto, coordinare il programma per un corretto screening del diabete gestazionale, raccordandosi con le strutture distrettuali e i laboratori di analisi, programmare il follow-up del diabete gestazionale e raccogliere i dati in maniera sistematica con l’utilizzo di strumentazioni informatizzate.